Pixelated

Horror
Boo !


Follow the darkness
ovvero
Segui l'oscurità


Titolo atipico, "Follow the darkness" non segue lo stesso percorso di altri rpg maker horror. Non avremo un cast di personaggi particolari o divertenti, oppure una grafica mozzafiato, avremo un gioco semplice e intuitivo che basa il suo punto di forza sulla trama. Una trama che, nonostante tutto, ha qualche difetto, sopratutto per quanto concerne la protagonista.


Una leggenda narra che se noti una ragazza con indosso una maschera da volpe, sei vittima di un terribile fantasma conosciuto semplicemente con il nome di "Volpe". Si dice che questa presenza non sia altro che il riflesso della coscienza della sua vittima e che, le prime volte, sia quasi innocua e che si limiti semplicemente a osservare la sua preda, l'unica che possa vederla, senza fare alcunché. Man mano che i giorni si susseguono, la Volpe inizia a seguire senza sosta la sua vittima, ma è il settimo giorno, quello che si rivela essere l'incubo. In quel particolare giorno il fantasma si mette a caccia della vittima, implacabile finché non l'avrà trovata e gettata all'Inferno. L'unico metodo per porre fine a tutto questo è di espiare il più grande peccato che tu abbia commesso nella tua vita, ma la nostra protagonista, Rina, appena risvegliata da un coma di tre giorni e con un brutto caso di amnesia scopre di essere vittima delle attenzioni del misterioso fantasma. Riuscirà, in soli quattro giorni a redimersi ? Oppure il suo fato è stato già deciso dalla Volpe ?



Con questo senso di inevitabilità che pervade già la trama, ci si aspetterebbe di trovare una protagonista forte, dannatamente preoccupata oppure rassegnata all'inevitabile. Invece ci ritroviamo una protagonista, per lo più della trama, quasi assente e priva di qualsiasi fatalismo o emozione che possa nascere dallo scoprire di avere poco tempo da vivere. Anche la scoperta della maledizione viene accettata con troppa facilità da una ragazza che semplicemente potrebbe vederla come una visione, una allucinazione che deriva da qualche farmaco che ha preso all'ospedale, e invece niente la protagonista non si pone troppe domande e accetta il tutto, come se fosse una cosa che accade spesso ( Ah, che pizza la maledizione del giovedì !), ci sono dei momenti in cui la nostra protagonista sembra aver riscoperto un po' di grinta e mordente, ma sono pochi e "eterei", non pesano sul gioco o sulla sua personalità alla Kristen Stewart. Anche il mondo circostante sembra essere blando e disinteressato rispetto al resto, il cast ha la stessa personalità della protagonista, magari ci ritroviamo in un mondo di cloni, dai nomi diversi XD.




Comunque il gameplay, come quasi ogni gioco della categoria, si divide in due fasi : esplorazione e inseguimento. Nella prima Rina si mette alla ricerca delle sue memorie perdute, tentando di capire quale grande peccato debba espiare per mettere fine alla maledizione, mentre nella seconda parte saremo inseguiti dalla "Volpe" alla quale dovremo scappare nel tentativo di continuare la nostra ricerca. Per quanto non ci siano jumpscare, certi inseguimenti sono al cardiopalma e col tempo possono diventare frustanti.Questo gioco si rivela essere un buon compromesso, dalle tinte non particolarmente horror e dai temi sfocati, ve lo consiglio, ma ricordatevi che il lieto fine non deve essere mai dato per scontato.
Boo !


Chelsea

"Perdonami Chelsea... ho fallito"

Perdonate la mia prolungata assenza, ma quest'anno per me è particolarmente difficile all'università e non riesco a dedicarmi a questo blog come vorrei (molte idee, pochi argomenti e ancor meno tempo). Comunque non perdiamoci in chiacchiere oggi vi parlo di un gioco abbastanza particolare, chiamato "Chelsea"

Lui è Daniel, il nostro protagonista, e avrà quest'espressione per TUTTO il gioco

L'anniversario tra Daniel e la dolce Chelsea è imminente, ma Daniel è intenzionato a rendere questo anniversario speciale proponendosi a Chelsea. L'unica cosa che ostacola il nostro Romeo, non è che l'aver perduto l'anello di fidanzamento. Alla ricerca di quel piccolo tesoro, Daniel si reca nella sperduta cittadina di Angel's Grove dove sia lui che Chelsea sono cresciuti. Ma la cittadina è molto cambiata dall'ultima volta che Daniel la visitata e ora indicibili orrori scrutano, con un misto di curiosità e malvagità, i movimenti del nostro protagonista.

Ho sempre amato questa visuale 
Per quanto l'inizio della storia possa essere originale, man mano che proseguiamo, la storia assume quel tono di già visto e probabilmente il giocatore capirà il colpo di scena finale ben prima di arrivare nell'ultima stanza. Sfortunatamente è il classico caso di un'ottima idea con una povera realizzazione.
Daniel difficilmente commenta la città dove è cresciuto, quando sarebbe stato bello sottolineare quanto il panorama sia cambiato con un Daniel che ci descrive come ricorda l'ambiente. Inoltre mentre i faceset sono realizzati molto bene, anche se mono espressivi, il resto della grafica è già visto e non ha elementi originali. Nonostante questo c'è da dire che gli enigmi all'interno del gioco sono molto originali e il comparto musicale mi ha stupito in positivo, inoltre gli inseguimenti e le componenti horror (tra tutti un certo jumpscare se verremo acciuffati ) sono gestiti bene.


Quindi nonostante il gioco non brilli per originalità, Chelsea si rivela essere un buon passatempo e con un po' più di impegno sarebbe stato alla stregua di giochi con una trama più solida. Francamente io vi consiglio di giocarci, anche se vi avverto che avrete bisogno di una guida per completarlo.
Trovate il gioco qui.
Boo !


Parliamo di
The Stray Cat Crossing


"Tu non potevi sapere"

Quando uscì la demo di questo gioco fui molto sorpreso di trovare un titoli simile, originalissimo a livello di personaggi e grafica. Il successo del titolo fu già decretato quando approdò su Steam e catalizzò l'attenzione di molte persone, vostro Boo compreso ! Ma, adesso che ne è uscita la versione completa è doveroso che ve ne parli, per chiudere il cerchio.

"The Stray Cat Crossing" è un gioco strano: non punta su un solido gameplay, ma su un cast di personaggi, originali e carismatici. Per certi versi può essere accomunato, per via di questa caratteristica, a Alice nel Paese delle meraviglie e al Mago di Oz.
Ma l'eredità maggiore la gioca il primo di questi due titoli, così come il Paese delle meraviglie è strano per il gusto di esserlo, così lo è The Stray Cat Crossing. Nel senso che il mondo di SCC tende a mostrare le stranezze del nostro mondo, con le adeguate maschere e illusioni; un modo sottosopra che però, scavando a fondo, non è che uno specchio della nostra realtà, filtrata dalla mente di una bambina.



Sarebbe facile ora per me parlarvi nel dettaglio di una buona trama, ma preferisco parlarvi dell'esperienza che ho provato nel giocarvi. Giocando a SCC ho provato quel senso di non scoperta che non mi succedeva da un po', l'attese di arrivare in una nuova area, con nuovi personaggi e nuove regole da scoprire. Sfortunatamente però questo mio senso di scoperta si è scontrato con la poca longevità del titolo che sarebbe potuto durare leggermente di più. Da una parte quindi un po' di delusione per un titolo che, se avete già giocato la demo, ne conoscete ben 1/3. Ma in conclusione, mi ha lasciato un buon ricordo come gioco.



La grafica mi ha conquistato subito è devo dire che rimane comunque il secondo punto forte del gioco, questo pensavo della demo è devo dire che questa mia idea è rimasta anche a gioco completato. Mentre la trama ... ah no ! Avevo detto che non ne avrei parlato e non intendo farlo !
Che dire ? "The Stray Cat Crossing" è un titolo che consiglio di provare...anche se è meglio non aver già provato la demo !
Boo  !


Delete ?
ovvero
Cancellare ?


Non è facile trovare un indie horror con un'ambientazione futuristica ! Mentre sulle console è possibile trovare titoli come Dead Space o Alien, sugli horror indie invece è insolito trovare qualcosa che parli di Alieni o Robot. Ma a sopperire questa mancanza ci prova "Delete ?" un titolo "particolare". Ma passiamo a introdurre la trama:



"Un giovane ragazzo di nome Zai si risveglia senza alcuna memoria in una camera che non riconosce. Alla ricerca dei suoi ricordi perduti si imbatte, non appena uscito dalla stanza, in una giovane e misteriosa ragazza che cerca di persuaderlo nel rimanere nella camera, ma senza successo. Vagando per l'edificio abbandonato i due dovranno recuperare i ricordi di Zai, ma saranno dei bei ricordi? Oppure sarebbe meglio cancellarli ?"



Il gioco è molto interessante, primo di tutto perché permette al giocatore di approcciarsi in maniera diversa con l'esplorazione del luogo: nel caso che rimaniamo superficiali nell'esplorare il laboratorio otterremo un certo tipo di finale, mentre se affrontiamo l'incubo che si cela nelle sue stanze ne otteniamo uno completamente diverso. Ovvero è possibile saltare quasi completamente la componente grottesca del gioco e andare in contro ad un certo finale. La componente grafica è ben realizzata nonostante si sia dato maggior spessore ai characset e ai faceset dei personaggi invece che a quelli dell'ambiente che invece sembrano, alcuni più e altri meno, realizzati con risorse base, tranne che per qualche aggiunta. Mentre la storia inizia con il più classico dei clichè ( e continua ad aver quel senso di già visto) è realizzata discretamente e riesce ad intrattenere. Gli enigmi sono per lo più i soliti classici, metti combinazione numerica, che però possono rivelarsi anche un po' impegnativi. Il gameplay non è troppo lungo, ma ha una buona rigiocabilità dati quattro finali diversi, che ci aiutano a capire meglio certi aspetti della storia se ottenuti.


Che altro dire ? "Delete?" si rivela essere un buon gioco, magari non uno dei migliori, ma senz'altro un capitolo originale e creativo che riesce ad intrattenerci per un'oretta, vi invito a provarlo.
Boo !

Lost in translation
speciale
The fire's inherit

Durante questo periodo, mi sono imbattuto in una saga davvero strana e fuori dai canoni per quanto riguarda il mondo degli indie horror. Sto parlando appunto di "The fire's Inherit", una serie di giochi sfortunatamente non tradotti in inglese. Si tratta di tre giochi che hanno il medesimo incipit, una normalissima persona sta camminando in una via quando... . Ma andiamo con ordine e iniziamo a parlare di questo nuovo orrore.


The fire's Inherit 


La saga comincia con la storia di questo giovane studente che sta camminando lungo una viaall'apparenza normale. Mentre il primo giorno, non sembrerà esserci niente degno di nota, giorno dopo giorno, il nostro protagonista comincerà a vedere uno strano bambino pallido (che è quello della serie "The Grudge") che lo fissa dagli angoli bui della via. Ma il ragazzo non sa che lentamente lo spirito si impossesserà di lui. Ciò che è bello di questo gioco (realizzato con RPG maker 2000 !) è che l'orrore arriva lentamente, in un posto normalissimo e gioca di più con ciò che il giocatore vede, invece che il punto di vista del ragazzo. Ciò getta le basi per le meccaniche di gioco dei successivi capitoli. Per quanto possa sembrare noioso da giocare, non abbiamo altre azioni che quella di andare avanti, il gioco riesce a essere godibile, anche per la sua brevità.



The fire's Inherit 2


In questo seguito, il ragazzo non ricompare (probabilmente è stato rapito dagli spiriti), e la nostra protagonista si rivela essere una giovane studentessa. Anche lei alle prese con strane apparizioni, questa volta di una misteriosa donna rossa che sembra essere collegata ad un incrocio. In questo capitolo, l'orrore è molto più tangibile e realizzato meglio. Si avverte il senso d'angoscia e l'inspiegabile orrore che sembra perseguitare la protagonista senza un motivo apparente.





The fire's Inherit 3


Con questo gioco si conclude (?) la saga e questa volta ci ritroviamo nei panni di una piccola bambina, con un gigantesco zaino, che percorre quotidianamente una strada all'apparenza normale. Mentre negli altri giochi si avvertiva anche un senso di solitudine, in questo ritroviamo molti personaggi durante la nostra camminata. L'orrore qui si sviluppa in maniera più lenta, ma fa più paura proprio perché ne vediamo gli effetti sulle altre persone, che spariscono uno alla volta, e sappiamo di non poter fare proprio niente per salvarci. Questo titolo conclusivo non solo è il migliore a livello della storia, ma anche per quanto riguarda proprio questo senso di smarrimento, di impotenza, che ci porta a diventare paranoici ad aver paura di fare un altro passo.



Ho voluto parlare di questa serie per ben due motivi, in primis per la grafica che è senza dubbio interessante e unica, capite che ci sono molti più modi di realizzare giochi horror di quello che sembra, poi per il senso dell'orrore che è stato studiato per rendere noi paranoici, mentre il nostro protagonista ignora ciò che gli sta accadendo. Questo non è così scontato, infatti spesso il giocatore è costretto a vedere dal punto di vista del protagonista, quando potrebbe avere anche una vista più ampia sulla scena e sugli orrori nascosti. Inoltre, me ne stavo dimenticando, i giochi riescono a spaventare in poco tempo, in un breve periodo, riescono a spaventare più di certi titoli che si definiscono "horror" ma che in un'ora non riescono a trasmettere nulla di spaventoso o ansiogeno.
Data la difficoltà di capire i dialoghi del gioco vi consiglio di guardarne qualche gameplay, io l'ho fatto sul canale di Obscure Horror Corner

Boo !
Lo spettro della musicista


Insieme finché morte non ci separi..
Durante l'era Kyoho, viveva un samurai chiamato Hotsumi Kanji, dato che viveva in una piccola zona della provincia di Kitakuni, come era stato stabilito da un po' di tempo, aveva intrapreso il consueto viaggio annuale verso Edo, la capitale, e, durante il tragitto, si fermò in una locanda.
Dalla sua locanda, il samurai sentì una voce così soave che non aveva paragone con nessun'altra che avesse mai sentito nella sua vita. La voce proveniva da una camera vicina e apparteneva ad una goze, una di quelle donne cieche che viaggiavano per il paese vivendo delle loro esibizioni canore, accompagnate dal dolce suono dello shamisen. 
Pensando che una dolce così bella doveva per forza appartenere ad una bellissima donna, Hotsumi decise che quella donna doveva essere sua e pianificò un piano per averla. Prima scoprì in quale stanza alloggiava la donna e ci si nascose col favore delle tenebre, sfruttando la sua momentanea assenza. Quando la donna tornò, l'uomo uscì dal suo nascondiglio e la fece sua, mentre questa non pose la minima resistenza.
La mattina dopo, il samurai, scoprì che quella bellissima voce apparteneva ad una donna indescrivibilmente brutta. Mentre stava facendo questa considerazione, quell'orribile faccia spalancò gli occhi e lo guardò con vera gioia, pensando di aver finalmente trovato quell'amore di cui aveva tanto cantato. Ma ben presto, nella torbida mente dell'uomo, si fece strada una piccola malvagia idea. Hotsumi decise di portarsi la donna con sé, nel suo viaggio per Edo. 
Lungo il tragitto, in una conveniente strada di montagna, gettò l'orribile donna da un precipizio uccidendola. Pensando di aver così risolto la questione, il samurai, riprese tranquillamente il suo viaggio.
L'anno successivo, Hotsumi, si era completamente dimenticato dell'incidente. Ancora uan volta era in viaggio per Edo e questa volta decise di fermarsi in un piccolo tempio in montagna durante la notte. Quella notte lo spirito della musicista gli apparve dicendo: " Ti sei già dimenticato dello scorso Autunno ? Hai giocato con me e, una volta finito, mi hai gettato via... Non ho occhi, ma  adesso ti vedo! "
Lei afferrò le gambe del samurai e lo trascinò fuori dal letto. Hotsumi tentò in tutti i modi di sottrarsi alla sua presa, urlò con tutto il fiato che aveva in gola, ma ben presto si ritrovò nel cimitero del tempio. Qui la donna si fermò sopra una certa tomba e qui abbracciando il samurai lo trascinò sottoterra.
I monaci del tempio subito corsero per vedere cosa stava succedendo, trovando segni di unghie e graffi lungo tutto il pavimento. Seguendole fino al cimitero presero delle pale e subito disotterrarono dove le tracce finivano. Scavando trovarono due corpi, uno apparteneva al samurai che si era fermato nel tempio quella notte, il corpo era ancora caldo, ma senza battito e con un'espressione di terrore sul volto. L'altro cadavere, sepolto da più tempo, aveva gli occhi spalancati e un inquietante sorriso,  apparteneva ad una sfortunata donna ceca che i monaci avevano trovato in un dirupo...
Boo!

Hidarugami
ovvero
gli Dei della Fame


Viaggiando lungo percorsi montani è normale avere un po' di fame ogni tanto, ma c'è qualcosa di strano questa volta vero ? Si sta facendo sempre più forte... non c'è la fai più ...guardati attorno, ad un tratto ti ritrovi in mezzo a delle persone vero ? Ora non soffrirai mai più di fame...



Gli Hidarugami sono gli spiriti di quei viandanti che sono morti di fame. Visto che questi erano da soli quando sono morti, magari si erano persino persi, i loro corpi non sono stati sepolti con le dovute cerimonie e ciò li ha resi spiriti crudeli e vendicativi. Da soli in vita, dopo la morte hanno imparato a muoversi in gruppi che si ingrandiscono ad ogni nuova vittima. Infatti quando un incauto viandante passa lungo quei solitari sentieri di montagna dove uno di loro è caduto, questi lo possiedono. La possessione degli Hidarugami non è simile a quella degli altri spiriti, ma causa una cosa sola: fame.
Questa fame continua a crescere man mano, nonostante il malcapitato possa aver mangiato molto poco prima, più questa cresce più si perdono le energie. Se non si fa nulla, si sviene e se nessuno interviene in soccorso si muore ben presto di fame. Morendo, lo spirito è incapace di trovare pace e entra nel gruppo degli Hidarugami. L'unico modo di fermare gli "Dei della fame" è quello di avere con sé un qualche alimento di base, come del riso, solo mangiandolo è possibile sfuggire alla loro terribile possessione. La tradizione legata a questi spiriti è ancora così forte in Giappone che gli escursionisti si portano sempre razioni extra durante le loro gite e fanno ben attenzione a lasciarne sempre un po'...
Boo !

Il dormitorio femminile infestato



Se avete pensato che il vostro primo anno di università si sarebbe rivelato difficile solo per lo studio, forse, ritornando al dormitorio, ad attendervi ci sarà una spiacevole sorpresa...


Nel 1999, in una piccola università rurale del sud Korea accadde un terribile evento. Due ragazze all'ultimo anno, Kang Jihyun e Lee Soyeon, furono ritrovate morte nei loro letti. Entrambe le ragazze erano morte nel sonno e sul loro corpo non c'era alcun segno di violenza o lotta,  il caso si sarebbe concluso come un'insolita morte nel sonno, ma c'era qualcos'altro che lo rendeva più sinistro. Le due ragazze avevano più volte denunciato, davanti a varie persone dell'università, di come un uomo continuasse a importunarle. Nonostante ciò, le autorità del campus non riuscivano a trovare nessun uomo che corrispondesse alla descrizione data dalle due giovani. Intanto i casi peggiorarono, tanto che le ragazze iniziarono a soffrire di paranoia e attacchi di panico, fino al loro triste epilogo.
I corpi furono restituiti alle rispettive famiglie che provvederono ad una adeguata sepoltura.
Fu esattamente una settimana il funerale che la situazione iniziò a degenerare. Da prima si trattò giusto di qualche rumore, qualcuno che bussava alle porte e poi spariva una volta aperte,e  poi le porte iniziarono a sbattere da sole. Dopo due settimane il vetro dei corridoi su crepava velocemente e spesso le lampadine esplodevano senza un perché. Ma dopo un mese... iniziarono le apparizioni. Verso la mezzanotte, in quelle che erano le loro camere, le due ragazze riapparivano e scacciavano i nuovi proprietari delle loro camere, per poi sparire nel nulla. Ma si mormora che le ragazze  si nascondessero negli specchi nel dormitorio da dove spesso erano viste con la coda dell'occhio. L'università fece di tutto per insabbiare la storia, ma ancora oggi le due ragazze infestano il campus, finché quel misterioso uomo non sarà smascherato...
Boo !


Lo spettro della Jayuro




La Jayuro è un'autostrada che collega Gojang e Payu, che si trovano a nord di Seoul. Nonostante si tratta di una strada come tante altre, spesso gli automobilisti la percorrono facendo particolare attenzione. Non solo per via della densa nebbia, caratteristica della zona, ma anche per un motivo ben più sinistro. Si racconta infatti che la maggior parte degli incidenti, numerosi su quel tratto di strada, avvengono per la comparsa di un misterioso fantasma. Infatti, si mormora che nelle notti in cui la nebbia sia particolarmente fitta, agli ignari automobilisti, sopratutto se viaggiano da soli, possa capitare di scorgere una strana sagoma al lato della strada. Da prima sembra non avere una forma precisa, ma man mano che la macchina le si avvicina, la sagoma assume sempre di più la forma di una ragazza dai capelli neri, con indosso un lungo vestito nero e, nonostante sia notte, con un paio di occhiali da sole. Una volta che l'automobilista l'ha messa a fuoco, questa porge il dito come per fare l'autostop cercando di attirarne l'attenzione. Incuriosito da quella che potrebbe essere una ragazza sperduta lungo quella strada, o una prostituta, l'automobilista potrebbe avere la malsana idea di fermarsi per aiutarla. Ma una volta accostata alla donna, solo allora capirebbe che la ragazza non indossa alcun paio di occhiali da sole, ma è senz'occhi, e le sue orbite sono completamente vuote...
assistendo a questo spettacolo, qualsiasi automobilista riparte a grande velocità per seminare dietro di se quell'abominevole visione, ma nessuno che abbai visto lo spettro della ragazza senz'occhi è stato capace di uscire incolume dalla Jayuro...


Boo !


Il cellulare


C'era una volta una donna che viveva da sola con suo figlio, che aveva solo sei anni. Un giorno, la madre si comprò un nuovo modello di cellulare, visto che quello vecchio non funzionava più. Subito il piccolo fu incuriosito dal nuovo dispositivo e chiese alla madre se ci poteva giocare. "Va bene, te lo presto, ma non devi cancellare messaggi e mi raccomando, non chiamare nessuno !" promettendole che avrebbe rispettato queste regole, il bambino salì le scale e andò nella sua camera per giocarci. 
Mentre la donna si occupava delle ultime faccende e si concedeva un po' di svago, verso le dieci si recò in camera di suo figlio per metterlo a letto. Con sua grande sorpresa trovò suo figlio che dormiva nel suo lettino, tenendo in mano il suo cellulare. Ripreso il cellulare e baciato, in fronte, il bambino, la donna si recò nella sua di stanza e si mise a controllare se il piccolo non avesse combinato qualche pasticcio col telefono. Fortunatamente c'erano ancora tutti i messaggi e non sembrava aver chiamato nessuno, certo le aveva cambiato la suoneria e lo sfondo, ma erano sciocchezze che si potevano risistemare in qualche minuto. Poi qualcosa attirò la sua attenzione, sembrava che il bambino si fosse divertito a scattarsi delle foto, "Com'è carino!" penso la donna mentre sfogliava le foto. Arrivò all'ultima foto e senti un brivido freddo lungo la schiena. La foto ritraeva il bambino che dormiva nel suo letto, ma la cosa che la colpì di più fu che a lato della foto si intravedeva il grottesco viso di una donna anziana. Appena realizzò questo, sentì il rumore di un armadio chiudersi...


Boo !


L'uomo calvo



Vi siete mai sentiti osservati da quella piccola finestrella in bagno ? Magari avete anche visto, con la coda dell'occhio, una sagoma scura e indefinita ? Allora potresti essere stato visitato dall'uomo calvo.

C'era una volta un uomo di nome Kanbary Nyudo, in là con gli anni, dava l'idea di essere un uomo come tanti altri. Viveva in un villaggio e, come è consuetudine nel villaggio, le storie circolano molto in fretta. Inizialmente quelle sul conto del signor Nyudo non sembravano essere particolarmente interessanti, ma tutto cambiò un brutto giorno. Il signor Nyudo infatti fu visto mentre spiava dalla finestra del bagno una giovane ragazza mentre si stava lavando. Di certo non si trattò di un caso isolato e quell'uomo continuò con la sua perversione per lungo tempo. Un giorno la famiglia esasperata decise di punirlo bandendolo dal villaggio e rasandogli completamente i capelli.
L'uomo riuscì comunque a trovare un riparo in una montagna lì vicino, tentò quanto in suo potere di resistere alle sue turbide passioni, ma invano. Piano piano l'uomo divenne sempre più incapace a resistergli, finché, una terribile notte, non riuscì più a trattenersi. Scese al villaggio, con la complicità dell'oscurità, e riuscì a rapire una giovane fanciulla e a portarla nel suo rifugio, dove la legò e le fece cose indicibili. Un giorno, un ladro decise di ispezionare quello strano antro per vedere se ci fosse qualcosa di valore, ma trovando la ragazza ne ebbe compassione e decise di liberarla. Non appena finì di tagliarle i nodi, la ragazza cacciò un urlo, l'uomo calvo era ritornato ! Segui un intenso scontro nel quale l'uomo calvo perse la vita. Ben presto la ragazza fece ritorno al villaggio che festeggiò il suo ritorno e il suo strano salvatore. Nonostante questo la storia dell'uomo calvo era appena iniziata.
Non passo qualche giorno che la ragazza notò qualcosa di strano alla finestra, la sagoma di un uomo calvo vestito di un kimono bianco che la spiava. Subito riconobbe il volto e chiamò i suoi genitori che però non trovarono altro che della saliva sulla finestra. Per impedire un nuovo rapimento decisero di nascondere la ragazza nelle stanze più interne della casa per qualche giorno. Il fantasma non vedendola più dalla finestra pensò che questa fosse fuggita e si mise alla sua ricerca. Ora vaga di casa in casa, spiando dalle finestre, alla disperata ricerca di quella ragazza... chissà magari in questo momento, vi sta osservando dalla finestra della vostra camera... forse il vostro aspetto è simile a quello della ragazza ?
Boo !


Il teschio parlante


Una buona azione può dare il via ad una catena di stravaganti e inquietanti avvenimenti...

C'era una volta un monaco compassionevole e di buon cuore, conosciuto col nome di Doutou
Questi abitava in un bel tempio nei dintorni del monte Nara, in compagnia del suo fedele discepolo Manryo. Un giorno i due uomini camminavano lungo la valle che si trova sotto il monte, mentre il maestro si stava guardando intorno, quasi accidentalmente vide un teschio rotolare lì vicino. Questo sembrava essere stato davvero molto trascurato, era infatti completamente ricoperto di fango e portava ancora dei piccoli brandelli di carne, possibile che i precedenti passanti non avessero esitato a calciarlo ?
Dopo un po', Doutou si girò verso il suo discepolo: "Guarda questo povero teschio, chissà a chi mai sia appartenuto. La gente ha continuato a maltrattarlo, nonostante sia morto. Il minimo che possiamo fare, per proteggerlo da questi empi comportamenti, e di posizionarlo sotto un qualche albero, al riparo da altri piedi". Seguendo ciecamente l'ordine del suo maestro, Manryo prese il teschio e lo pose sotto un albero lì vicino, celandolo sotto qualche ramo. Tutto questo accadde una sera quando l'anno stava giungendo al termine. 

Non molti giorni dopo, un uomo bussò alle porto del tempio, chiedendo che fosse ammesso nell'edificio. Cortese e dalle modi gentili e raffinati domandò :"Sono umilmente sceso dalle montagne, con la richiesta di vedere con i miei occhi colui che chiamano Manryo. Mi potreste fare il piacere di portarmi da lui ?". Visto il suo comportamento e la sua cortesia, la sua richiesta fu accontentata e dopo pochi minuti si ritrovò nella stessa stanza del discepolo. "Sono un uomo che ha un profondo debito nei vostri confronti. Mi piacerebbe ripagarvi appropriatamente, ma al momento non ho niente con me, per tanto vi invito a seguirmi fino a casa mia, dove potrò ricompensarvi come meritate" disse l'uomo. Da prima Manryo non riusciva a capire che cosa intendesse l'uomo, ma, dati i suoi modi e il suo entusiasmo, capì che si trattava di un uomo sincero. " Come posso negare ad un uomo onesto una richiesta ? Sarò ben felice di seguirvi fino alla vostra dimora". Poco minuti dopo i due si lasciarono alle spalle le porte del tempio.

Arrivati alla casa dell'uomo, Manryo si ritrovò davanti ad un immenso banchetto. "Prego, prendete solo ciò che preferite e in grande quantità" così l'uomo invitò il discepolo, continuando a portare in tavola nuovi e invitanti piatti. Manryo tentò di chiedere, in che modo lui avesse potuto svolgergli un servizio che meritasse una così grande ricompensa, ma l'uomo sembrava non volerne parlare e ogni volta gli offriva nuove pietanze. Alla fine, davanti l'insistenza del padrone di casa, il giovane discepolo cedette alla tentazione e iniziò a mangiare di gusto. "Sentirò la motivazione alla fine della cena" pensò Manryo mentre provava tutti quei piatti che non aveva mai neanche visto.

Trascorsa qualche ora, Manryo stava cercando di riposarsi, sul tavolo si erigeva un'impressionante pila di piatti. Finalmente era giunto il momento di sapere il motivo di tutto ciò, ma la lingua del discepolo si fermò quando notò che il suo anfitrione aveva, tutto dun tratto, assunto un colorito viola.
"Onorevole Manryo" disse ad un tratto l'uomo "Mio fratello che mi ha ucciso è tornato a casa, dobbiamo andarcene al più presto". Il discepole era incredulo alle parole dell'uomo e chiese un chiarimento. L'uomo allora iniziò la sua storia:

" Anni or sono, quando ero ancora in vita, io e mio fratello decidemmo di investire in un certo affare.
Io riuscii a guadagnare un po' d'oro, mentre a mio fratello non andò altrettanto bene e non guadagnò niente. Geloso e avido, decise scelleratamente di uccidermi, appropriandosi così del mio oro, e buttare il mio povero cadavere nella foresta. Passò così tanto tempo che del mio povero corpo non rimase nient'altro che il teschio, che i viandanti non esitavano a calciare come se fosse giusto una scocciatura. Era terribile. Fortunatamente un giorno, voi, gentilmente, avete posato il mio teschio in un posto sicuro. Non sapevo come ringraziarvi, così decisi di farvi venire nella mia casa per un succulento banchetto."

Spaventato dalla storia, il monaco si immobilizzò dalla paura e quando si riprese sentì dei passi che si stavano avvicinando. Tentò allora di uscire velocemente, ma era troppo tardi e una luce comparve alla porta della stanza. "Aaaah ! Un monaco ! Cosa ci fate nella nostra casa ?" la voce però non apparteneva ad un uomo e girandosi, Manryo si ritrovò davanti alla madre e al figlio dell'assassino.
Era inutile nascondergli qualcosa, così l'uomo ripeté tutta la storia nei minimi dettagli. La donna fu scioccata dall'udire quella storia, così diversa da quella che il figlio gli aveva raccontato, infine guardò il nipote e disse "Tuo padre è una terribile persona! Prega per lo spirito del tuo povero zio e fai ammenda per i peccati di tuo padre!". Il bambino obbedì e tenne così viva la memoria dello zio. 
Boo !

"Il fantasma di Aizuwakamatsu"

Vi siete mai ritrovati nel vostro letto, da soli al buio, in quel momento della notte quando non riuscite a prendere sonno ? Cosa sarebbe successo se una misteriosa voce, in quel momento, vi avrebbe chiamato per nome ?



Molto tempo fa, viveva nel villaggio di Aizuwakamatsu (che oggi si trova nella prefettura di Fukushima) un uomo di nome Iyo, che si era da poco sposato con bellissima donna. Era già passato qualche giorno dalla cerimonia quando, una notte, i due scorsero una misteriosa aggirarsi nel loro giardino. Iyo davvero non sapeva chi potesse essere quella donna così misteriosa, ma, dato il suo aspetto, era chiaro che si trattasse dello spirito di qualche defunto. Il misterioso fantasma non sembrava essere interessato all'uomo, mentre, continuava a ripetere il nome di sua moglie. Una notte si mise anche a bussare alla porta della loro camera da letto, continuando a chiamare la donna a gran voce. La donna, che non era certo una sprovveduta, esasperata dalla situazione tirò fuori una vecchia scatola di legno e si mise a cercare un piccolo foglio di carta. Ma la voce si faceva sempre più vicina e lo spettro più insistente, la donna gli urlò contro "Chi sei e cosa diavolo vuoi da me ?"...
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Dopo quella frase seguì un breve intervallo di silenzio, sembrava che lo spettro se ne fosse andato, ma lentamente, senza emettere alcun suono, la donna vide che lo spettro era riuscito a passare attraverso la porta. La donna gli lanciò contro il foglio di carta, un talismano benedetto da un monaco locale (un ofuda), e lo spettro scomparve come fumo al vento. Ma questo non fermò quell'insistente entità, ricomparve dal fuoco della cucina la sera successiva e fu avvistata nuovamente far risuonare una piccola campana, vagando per il giardino. Per ben quattro giorni il fantasma continuò a vagare per la casa, finché la donna non decise di agire; si recò in un noto monastero locale e ne tornò con un monaco che procedette a benedire la casa. Inoltre, la donna, procedette a pregare qualsiasi divinità fosse in ascolto nel disperato tentativo di liberarsi di quello spettro. La notte successiva passò tranquilla e lo spettro sembrava fosse sparito...
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ma quando la donna si era coricata, la sera successiva, sentì qualcosa molto vicino a lei, qualcosa di freddo e raccapricciante che non esitò ad afferrarla per i piedi. La donna lanciò un urlo si alzò e scappò dalla casa, nella quale non volle più mettere piede. Alla fine il marito non ebbe altra scelta che quella di abbandonare casa. Quale fosse l'identità dello spirito e cosa volesse rimase per sempre un mistero.
Boo !


"The maid of Fairewell heights"
ovvero
"La cameriera del Fairewell heights"



Dopo una "insensata" e "traumatica" assenza ecco che il vostro Boo ritorna all'attacco presentadovi un gioco sconosciuto ai più ! In questo caso si tratta di "The maid of Fairewell heights" un gioco atipico sia per quanto riguarda il gameplay che per la storia e le iterazioni tra i personaggi.



Il gioco ruota attorno alla figura della diligentissima Mashmallow Holly (I nomi assurdi sono una costante del gioco), una liceale diciottenne che lavora come cameriera part-time. Appena arrivata sul luogo del suo nuovo incarico, Marshmallow si ritrova davanti ad un edificio che ricorda più un castello che un complesso di appartamenti. Appena entrata, la giovane viene accolta da(ll'ancor più giovane) Farewell Hyte, il manager del polveroso edificio, che le rivela che l'edificio è infestato e che le precedenti cameriere hanno finito per scappare dall'edificio.
Che cosa nasconderanno mai, sotto la polvere, le varie stanze ? Cosa cela il Fairewell Heights ?



Sfortunatamente nonostante un incipit così accattivante, il gioco mette la componente horror in secondo piano sin dalle prime battute, preferendo un approccio più umoristico e casual. Durante la nostra, breve, avventura entreremo in varie stanze, ognuna delle quali si rivela essere un minigioco diverso... sfortunatamente. Il gioco non è particolarmente intrigante, i personaggi sono per lo più caricaturali e stereotipati, il gameplay si riduce ad una frazione di minigiochi abbastanza semplici e poco impegnativi, mentre l'aspetto grafico è decisamente buono. Ci sono sprite e faceset originali e spesso le immagini aiutano a capire la storia o delle azioni, Inoltre la nostra eroina avrà un campionato di vestiti di tutto rispetto, praticamente cambierà un vestito a camera. Sfortunatamente la trama, peggiora drasticamente andando a sconfinare nel nonsense più gratuito e scontato
(Dio Pollo !). Oltre a quanto detto sopra, c'è anche da dire che è chiaro l'intento di voler creare un titolo divertente, però questo tipo di umorismo non mi ha colpito particolarmente, si, mi ha regalato qualche sorrisetto, ma mi sa tanto di già visto, di clichè. Ci sarebbe da dire che il gioco, non è particolarmente lungo e che quindi, per lo meno, non è una grande perdita di tempo !



Se dopo questa recensione, volete comunque dare una possibilità al gioco, lo trovate qui.
Boo !


"The Boogie Man"



"Non dare la colpa al sole
Non dare la colpa al chiaro di luna
Non dare la colpa al bel tempo
Dai la colpa al Boogie."


A sorpresa proprio ieri è uscito l'attesissimo nuovo gioco di Uri (che ho scoperto essere una lei, quindi ops, se mi sono mai riferito a lei al maschile) ovvero "The Boogie Man". "The Boogie Man" è il terzo gioco della serie "The Strange Men" ed ambientato dopo le vicende di "The Crooked Man" e di "The Sandman". A differenza di quest'ultimo, in quest'avventura, Uri ha voluto allontanarsi dal mondo fiabesco e onirico e tornare a toni più maturi e violenti già presenti in "The Crooked Man", anche se c'è da dire che "The Boogie Man" prende le distanze anche da quest'ultimo titolo, in quanto saranno presenti più enigmi e "gore" di quanto non ci fossero nel primo gioco della serie.



In "The Boogie Man" vestiremo i panni di Keith Baring un freddo e distaccato detective. Dopo aver risolto un caso che ha suscitato l'attenzione dei media, viene mandato dal suo capo a trascorrere, forzatamente, un periodo di riposo. Durante un tour, in un vecchio castello, sua moglie, Helena, gli fa una scioccante rivelazione, turbato da ciò, Keith si risveglia nel bel mezzo della notte e nota che sia Helena che gli altri vacanzieri sono scomparsi. A fare luce sulle misteriose sparizioni sarà il Boogie Man che ha deciso di sfidare il detective ad un gioco mortale, dove in palio c'è anche la vita di sua moglie...


Il gameplay del gioco è basato sull'esplorazione dell'antico castello, che nasconde ben più di qualche segreto, e di una buona dose di enigmi che risultano essere originali e impegnativi. Dei precedenti titoli sono presenti i vari protagonisti, sono presenti infatti, assieme ad un cast di nuovi personaggi, sia David e Shirley da "The Crooked Man" sia Sophie e Richard da "The Sandman". Dato che il gioco è ambientato dopo gli avvenimenti degli altri due titoli è curioso vedere come si siano evoluti i rapporti tra i vari personaggi e come questi abbiano cambiato mentalità o comportamento. Questi personaggi, che potranno sembrare del tutto secondari all'inizio, man mano che procediamo nella nostra avventura diventeranno sempre più importanti, tanto che, a seconda di come li "useremo", cambieranno il finale. A proposito di finali ci sono ben 5 finali ( 4 "bad" e uno vero) che rendono il gioco rigiocabile più e più volte, sopratutto se vorremo fare luce il più possibile sul mistero che aleggia sul nostro personaggio e sul Boogie Man. Una delle novità di questo titolo è il doppiaggio, infatti il gioco è interamente doppiato dall'inizio alla fine e potrete riconoscere voci famose e non (tra cui il bravissimo ManlyBadassHero). Come al solito terminato il gioco sarà possibile entrare in una stanza extra dove sarà possibile parlare con i doppiatori e vedere una divertente scena extra, nonchè leggere le "Bio" sui vari personaggi.



Devo dire che "The Boogie Man" mi è davvero piaciuto molto, riesce ad essere originale e a distaccarsi nettamente dai due titoli precedenti, pur facendo collegamenti interessanti e non banali con gli altri personaggi e eventi. Inoltre il protagonista è completamente diverso rispetto a David e Sophie, sia il suo modo di affrontare le situazioni che il suo modo di ragionale si differenziano molto da quelli dei due e riesce ad essere un personaggio carismatico e originale (anche se ricorda molto certi detective dei film noir XD). Che dire è l'attesissimo gioco di Uri e se già questa non fosse una ragione più che sufficiente per giocarlo, c'è da dire che sono stati introdotti molti spunti originali che lo rendono un gioco solido e ben realizzato ! Come al solito vg person ha curato la traduzione in inglese che potete trovare qui.
Boo !

Disillusions Manga Horror
ovvero
La M3RD4 !!!

[Attenzione la recensione potrebbe contener spoiler e racchiudere l'ira funesta dell'autore]




Parliamoci chiaro, spesso in rete si trovano delle veri e proprie schifezze spacciate per videogiochi.
Per non parlare dei dispositivi mobile dove è davvero difficile trovare giochi horror decenti.
Disillusions Manga Horror” è un gioco che potete scaricare sia sul vostro cellulare che sul vostro pc, ma spero che questa recensione vi faccia capire il perché non dovreste farlo. Prima di tutto diciamo che questo ""gioco"" (che chiamerò DMH per abbreviare... ahahaha non è vero, non lo farò) non è gratuito, ma ha un prezzo esiguo (circa un euro) che potrebbe fare gola a molti, ma, sfortunatamente, quel gioco non vale nemmeno l'euro che pretende.



Iniziamo prima di tutto con la storia, ci ritroveremo, nel primo capitolo di gioco, a impersonare Dis (capito ? DIS-illusions, quindi il protagonista si chiama Dis !) un ragazzo comune, metà albino e metà capelli neri, dai normalissimi occhi rosa, che si mette lo smalto e che indossa dei vestiti nel classico stile emo che andava di moda qualche anno fa. Ora il nostro caro Dis viene invitato dal suo amico, Vigil, (famoso per i suoi scherzi) ad esplorare una vecchia casa che si dice infestata (anche se dopo pochi minuti di gioco la versione cambierà indicandola prima come la casa di un ex-militare e poi come quella di un assassino). Una volta nelle vicinanze della casa nota che l'unica porta di ingresso è chiusa a chiave e, nonostante non ci sia altro modo di entrare nel villino, pensa ovviamente che l'amico si trovi proprio la dentro (probabilmente Vigil ha il dono del teletrasporto oppure fa la talpa come hobby). Dopo questa indagine preliminare , degna di un "Ispettore Capitonda" sotto acidi, Dis si mette alla ricerca della chiave esplorando il caotico cortile della casa. Avvicinatosi ad una delle finestre scopre che all'interno della casa sono disseminati svariati manichini ( attenzione i manichini sono senza mani, hanno solo il tronco), uno di questi lancia ( non si sa come un manichino senza braccia possa lanciare un oggetto ma vabbè !) un martello che per poco non spacca la finestra dalla quale Dis sta guardando. Questo potrebbe fare desistere qualsiasi essere vivente nel proseguire la ricerca della chiave, ma non Dis che rimane impassibile a questo avvenimento, al trovare delle tombe sul retro della casa, e a delle strane ombre che cercheranno, inutilmente, di spaventarci. Comunque nella piccola capanna sul retro della casa, trova la dannatissima chiave.

[Attenzione da qui si prosegue per il capitolo 2, ergo il prossimo paragrafo che stai per leggere contiene "scioccanti" rivelazioni sulla trama, se per caso  avete la malsana intenzione di dare una possibilità a questo gioco, il che significa che questo articolo ha perso il senso, è molto probabile che abbiate qualche problema]



Il secondo capitolo è il più noioso e forse il più breve, ci ritroviamo dentro la misteriosissima villetta il cui interno è pieno zeppo di spazzatura  oggetti curiosi. Potremo notare un'intera mandria di manichini nel loro habitat naturale (Ah la natura), un armadietto di una scuola, una brandina che tenterà inutilmente di metterci paura (Bo !) e ancora manichini, troppi manichini. I vari ambienti della casa sembrano stati danneggiati dal tempo e in un evidente stato d'abbandono, tranne che per la cucina dove ci attende un party di lampade o un intelligente trucco dell'Enel per farci pagare una salatissima bolletta. Anche in questo caso l'esplorazione procede a rilento e ci fornisce davvero pochi indizi sulla trama. Ma, verso il finale (l'autore si doveva essere completamente dimenticato della trama e quindi la infilata tutta in quel momento) Dis, trova una lettera suicida dove si incolpa di un terribile incidente (mai accennato prima), si ricorda che quella è casa sua (OMG !)e scopre di essere la principessa delle foche viene spietatamente attaccato dai terribili manichini senza braccia. Con un Dis circondato da questi temibilissimi nemici si conclude anche il secondo capitolo del gioco.


[Ok hai resistito anche alla mia descrizione del secondo capito (e ci sono andato piano !) ma sei ancora in tempo per scappare prima dell'inizio del terzo e pen-ultimo capitolo, quindi corri se puoi ...]


Il terzo capitolo inizia ricollegandosi proprio con il nostro protagonista alle prese con i temibili manichini senza mani che sembrano intenzionati a prenderlo a testata fino alla morte, ma fortunatamente arriva il nostro amico Vigil armato di pistola che, dopo aver freddato i manichini, ci rivela che fanno parte di una razza aliena venuta sulla terra per rubare tutti i guanti, un terribile affronto per la loro specie .... Ahahah no, non è vero. Sarebbe stato dannatamente divertente vedere la storia evolversi così, con una parvenza di logica, ma il terzo capitolo è tutt'altro... purtroppo.
Infatti ci ritroviamo con impersonale Sui una ragazza vestita da sexy poliziotta... ehm cioè, una poliziotta con una scollatura illegale in 53 paesi e che parla in terza persona, che si ritrova in un isolotto poco distante dalla villa.(Mai menzionato primo e che andrebbe contro le leggi della geografia e dell'urbanistica, ma hey questo gioco non ha più il minimo senso ! Boo... ha bisogno di un caffè... un buon caffè).
La nostra eroina si ritrova lì con un auto in panne, chiamata da qualcuno per strane attività sull'isolotto. Sui inizia a esplorare l'isola, anche questa in un evidente stato d'abbandono, dove assiste a fatti inspiegabili come:  ombre ! Paurosissime ombre ! Oppure pontili in evidente stato di degrado che cadono sotto al suo peso, si c'è sicuramente qualcosa di strano in questo luogo ! La nostra poliziotta si addentra sempre di più nell'isolotto trovando elementi che fanno luce sullo strano incidente di Dis, elementi come un aeroplano abbattuto ( Cosa ci fa ancora qui e cosa lo ha abbattuto ? Ma il malvagissimo serial killer di quinto livello ) delle barche spostate, l'argine franato (sempre dal malvagissimo-issimo serial killer !) e altre stronzate cose curiose. Verso la fine Sui entra in un edificio, che dovrebbe essere una scuola, ma sicuramente sembra tutto tranne che una scuola, almeno che la vostra scuola abbia un unico corridoio e grate di ferro come porte. In una escalation di follia (che manco Dagarompa guarda), poiché la nostra Sui inizia a parlare sempre di più da pazza furiosa man mano che si addentra dentro l'edificio abbandonato, ci ritroviamo davanti ad alcuni armadietti... di cui ne manca uno... e c'è una targhetta con scritto Dis sopra... (sono così stupito da essere annoiato.... ah no). Arrivati nell'unica aula, in perfette condizioni, ormai è evidente che Sui sia completamente pazza (e come è entrata nelle forze dell'ordine ? Magia ! Probabilmente ha sparato ad un unicorno o robe simili) e mentre esamina la stanza nota un'ombra che si aggira per il corridoio. Questi non è nient'altro che Dis ! (Ve lo ricordate ? Il ragazzo attaccato dai manichini ! Cosa ci fa qui ? Che fine hanno fatto i manichini ? Boh !) che ci risponde con una frase così emo e depressa che Edgar Allan Poe in confronto è un ragazzo gioioso e allegro ! In pratica ci dice che non può più sopportare tutto questo terribile senso di colpa per via del massacro dei suoi compagni di classe e che è venuto in questo luogo per togliersi la vita ( Si, il massacro dei suoi compagni, quello di cui lui non ha alcuna memoria e che si è ricordato solo dieci minuti fa !). Ma aspettate, dato che Dis non ha memoria dell'accaduto non è che ... Dan Dan DAAAAN ! Sui rivela di essere lei la terribilisssima-issima-issima serial killer (cosa che il giocatore aveva capito venti minuti fa) dicendo queste parole il gioco stesso si rifiuta di proseguire e la stanza esplode a rallentatore o cose simili...



[Ti avevo avvertito !]

Arrivati a questo punto pensereste nell'esistenza di un quarto capitolo che ponga una fine a questa lunga sequela di assurdità, ma il creatore del gioco ha pensato ben di realizzarlo come Multiplayer !
Ovvero ti ritroverai, assieme ad altri giocatori, in alcuni ambienti dove dovrai spaventare gli altri giocatori posizionando manichini, barelle, etc. Francamente ho mollato la spugna arrivati a questo punto dato che la trama non progrediva, non c'era una spiegazione agli avvenimenti del gioco, non c'era una spiegazione di un bel niente.

Spesso esagero nel dare un mio parere su un gioco, è più forte di me, dato che scrivo di getto appena finito il gioco. Ma qui non c'è molto su cui potersi sbagliare, il gioco è una gigantesca presa per il culo nei confronti di ogni giocatore che gli dia una possibilità. La trama è completamente insensata e assurda, sembra più quella di una pessima animazione in flash che quella di un gioco. Per quanto i disegni siano ben fatti, i personaggi non sono per niente credibili e per la maggior parte del tempo sono più irritanti che altro. Il fattore paura o sfida è praticamente assente, non c'è un game over, non c'è un obiettivo e non c'è niente che possa minimamente salvare questo gioco. Ok, alcune idee, tra cui quella di sfruttare l'Oculus Rift e il Multiplayer possono sembrare originali, ma non sono altri che squallidi tentativi per attirare più giocatori possibili. Se non credete che ciò sia vero basta che vi fermiate anche solo al nome, Disillusions Manga Horror, mentre la prima parola si può salvare dato che il protagonista si chiama Dis (quindi starebbe per "l'illusione\i di Dis") è quasi del tutto assente sia la parte "manga" che quella "horror", non bastano due disegni per rendere un gioco "manga" o "anime" e non bastano delle ombre per rendere un gioco "horror".  
Boo News !

"Deep Sea Girl"


Per chi non si ricordasse, ABOM è la casa che ha già prodotto quell'insolito gioco di "Hide and Seek: Story of Dorothy" di cui abbiamo già parlato. Era normale che dopo il discreto successo del loro primo gioco ritentassero la fortuna con un secondo titolo. In questo caso si tratta di "Deep Sea Girl" che però si distacca di vari punti dal suo predecessore. In primis abbiamo un'ambientazione molto particolare, ci ritroveremo infatti in un acquario, Durante la nostra avventura impersoneremo "Ari" una bambina che ha perso la madre mentre visitavano l'acquario. Ovviamente la giovane dovrà affrontare i misteriosi avvenimenti del posto e confrontarsi con una terribile verità !
Sfortunatamente il gioco non è gratuito (costa circa 2 euro) e aspetto il gameplay di qualcuno sul tubo (data la mia sfortuna nell'acquistare giochi nello shop) prima di decidere se prenderlo o no.
Vi terrò aggiornati ovviamente !
Boo !

"Blank Dream"
ovvero
"Sogno Vacuo"



Arrivato un po' in sordina questo titolo mi ha subito incuriosito. "Blank Dream" realizzato da Kanawo, autore di altri titoli sfortunatamente non ancora tradotti, è l'ultimo gioco tradotto da vg person è gira su Rpg Maker Vx Ace. Iniziamo subito col dire che questo gioco è una piccola perla che merita di stare al fianco di titoli più famosi e che quasi sicuramente farà molto parlare di se nei prossimi mesi. Ma ora parliamo di uno degli aspetti più importanti del gioco, ovvero la sua curiosa trama :



"Desiderando non essere mai nata, Mishiro Usui, si butta in un lago nel tentativo di mettere fine alla sua vita. Al suo risveglio si ritrova in uno strano luogo chiamato "Mondo dello specchio" che curiosamente non è ne il paradiso ne l'inferno. Ben presto la nostra eroina si ritrova davanti ad uno specchio con la sua immagine riflessa, sarà proprio il suo riflesso a istruirla sulla sua missione :
<< Trova gli specchi in questo mondo e infrangili>>"



"Blank Dream" è un gioco dalle forti tinte mature (un tema ricorrente è il suicidio come avete potuto naturale) e ciò potrebbe far storcere il naso a molti, ma questi temi non sono trattati in maniera tale da dare fastidio. Il gameplay si basa sopratutto sull'esplorazione del "Mondo dello specchio" con una buona dose di enigmi originali e inseguimenti al cardiopalma . Oltre alla nostra protagonista, il "Mondo dello specchio" è abitato anche da altri personaggi alla ricerca dei loro specchi, spetterà a noi scegliere se aiutarli o meno nella loro ricerca, naturalmente ciò influenzerà il finale. Per quanto riguarda la grafica, mentre i tileset sono per lo più quelli base, particolare attenzione è stata posta nei personaggi, dai loro characset del tutto originali ai loro faceset impeccabili. La storia è subito interessante e cattura subito l'attenzione del giocatore ( Nonostante come ho già detto i temi trattati siano abbastanza cupi e violenti) e riesce anche ad essere toccante verso il finale. 



Dalla lunghezza non particolare eccessiva o ridotta, "Blank Dream" è uno di quei giochi da provare assolutamente. Sicuramente una delle perle di quest'anno ! Potete trovare questo gioco qui.