From Next Door

From Next Door

Boo !

From Next Door
ovvero
Dalla porta accanto



Ieri vi ho presentato il manga di Junji Ito "The window next door", oggi invece vi parlo del gioco ispirato proprio da quel lavoro. Sviluppato da SpaceZeta per la Pixel Horror Jam 2016, il gioco conquista da subito con una grafica sviluppata in modo che richiami quella di un vecchio gameboy.
Totalmente originale, l'estetica scelta per affrontare questo gioco, non solo strizza l'occhio alla vecchia console di casa nintendo, ma anche al manga di Junji Ito, sostituendo al bianco e nero dei toni di seppia che permettono di creare un ambiente non troppo monotono. Non si poteva scegliere in maniera migliore, l'uso dei colori avrebbe snaturato la compente horror del gioco che invece risalta con questa scelta. L'estetica è la carta principale che viene giocata in questo gioco, curata nei minimi dettagli, come nel menù del gioco, fa risaltare l'orribile aspetto della creatura che sarà alle nostre calcagna che, con il suo orribile gnigno, riesce sempre a conquistare le scene, tristemente non così tante, in cui appare.



Parliamo ora della storia, questa non è assolutamente fedele al manga, nonostante sia abbientata nella stessa casa. Non ci troveremo per tanto nei panni del protagonista della storia ma in quelli di una giovane ragazza:

Namie Matsuda si è appena trasferita nella sua nuova casa, una villetta su due piani. 
Comprata a un prezzo molto basso, la casa sembra essere in ottime condizioni.
Un affare troppo bello per essere vero e, come presto Namie scoprirà, qualcosa di terribile scruta ogni sua mossa nella casa. L'orrore avrà inizio quando, incuriosita, aprirà la porta, chiusa con un chiave che il precedente proprietario ha nascosto, di una stanza al secondo piano. Una stanza con una misteriosa finestra che inquadra l'unica finestra della strana casa di fronte...



Nonostante la trama perda quel senso di indecifrabile dell'opera di Junji, c'è da dire che la trama risulta abbastanza solida, nonostante la protagonista riesca a compiere tutte le scelte base di chi vuole morire in un film dell'orrore. Nonostante la voglia suicida di Namie, i finali riescono in qualche modo a riprendere quella vaghezza orribile, e qualche volta persino spietata, delle opere dell'autore principale. Il gameplay non brilla per originalità, anche se, bisogna precisare che avremo un esiguo numero di scelta da prendere nella nostra avventura che ci permetteranno di raggiungere diversi finali, di cui solo due buoni. 

Ci troviamo quindi davanti a un gioco solido e ben realizzato, capace anche di poter inquietare il giocatore. Nonostante si distacchi dall'opera principale, riesce comunque a proseguire nel suo intento di raccontare una storia diversa e originale. Vi consiglio caldamente di provare questo gioco e, di leggere il manga prima e dopo,  per poter trovare meglio i rimandi e le differenze tra i due lavori. Vi consiglio anche di chiudere la finestra, si, quella che si trova nella vostra camera, prima di premere "nuova partita".
Non si sa mai chi o cosa possa starvi spiando da un'altra buia e tetra finestra.


Trovate il gioco qui: https://rpgmaker.net/games/9215/

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