Il prezzo della vanità

Il prezzo della vanità

Boo !

Hantu Kumkum

In Malesia viveva un tempo una bellissima donna, perennemente insoddisfatta della sua figura. Col tempo, e con la perdita della gioventù, la sua condizione peggiorò, tanto che si mise alla ricerca dei modi più disparati per conservare, e migliorare, il suo aspetto. La sua ricerca la condusse fino all'abitazione di un bomoh, uno stregone malesiano, questi gli confidò che esisteva un modo per riportarla all'antica bellezza. L'uomo arrivò persino a prometterle che la sua bellezza sarebbe durata in eterno grazie alle sue conoscenze arcane e a potenti incantesimi di magia nera. Ammaliata da queste parole la donna accettò senza dubbi la proposta dello sciamano che le consegnò una misteriosa boccetta.  L'uomo precisò che la donna non doveva fare altro che berne il contenuto e che per trenta giorni non si sarebbe mai dovuta specchiare.  

La donna però incominciò a innervosirsi, più il tempo passava, più sentiva la sua pelle diventare più soffice, morbida. Ogni volta che si ispezionava il viso con le sue dita, trovava sempre meno rughe e imperfezioni. La curiosità, infine, ebbe la meglio sulla donna che, il ventinovesimo giorno, decise di guardarsi allo specchio. Appena si avvicinò allo specchio però, questo si ruppe, così come il suo volto. La sua faccia cominciò a riempirsi di verruche e a trasformarsi in una maschera grottesca, tanto orribile da inorridire chiunque la guardasse. 

La sfortunata, quanto vanitosa, donna corse immediatamente nella casa del bomoh, scongiurandolo con tutte le forze che aveva di aiutarla. Lo stregone le rispose che nulla che lui possedeva poterla aiutarla, c'era un solo modo per recuperare la sua antica bellezza ed era quello di bere il sangue di quante più giovani donne le fosse possibile.

Da quel giorno per le strade della Malesia cominciò a circolare una storia alquanto strana, si parlava di una donna coperta da un jibab, un velo tipico malesiano, che vaga per le strade a notte fonda. Bussa alla porte delle case, sussurrando "Kumkum", da cui prende il nome, appunto Hantu Kumkum (ovvero il fantasma Kumkum). Si dice che, ancora adesso nonostante siano passati anni, vada alla ricerca del sangue di giovani donne per recuperare quella bellezza che la sua vanità gli fece perdere.

Ora scusate ma devo andare ad aprire, chi mai potrà bussare alla mia porta in una notte
 così tetra e fredda ?

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