KinderBleh !

KinderBleh !

Boo !
KindergarTen 
No Mercy



Oggi parlo di un singolo titolo, dato che sono tutti simili, di una saga nata l'anno scorso, ovvero  Kindergarten. Con questo articolo prendo in considerazione il primo titolo ovvero Kindergarten No Mercy e lo uso come esempio per farvi capire pregi e difetti della saga.
Nella prima schermata di gioco ci ritroviamo davanti ad un annuncio di lavoro: il vecchio asilo cerca un nuovo inserviente che si occupi di sistemare e pulire i vari locali dopo la chiusura. La nostra anonima protagonista subito risponde all'annuncio e si presenta, come stabilito, nell'asilo dopo l'orario di chiusura. Sfortunatamente per lei, l'edificio nasconde più di un segreto e varie note sparse per le stanze descriveranno la misteriosa sparizione di alcuni bambini. Inutile dire che ci ritroveremo a dover sopravvivere tutta la notte ( e altre a seguire) inseguiti dagli spiriti dei giovani defunti che ci seguiranno attaccandoci sotto forma di spaventose bambole di cui l'edificio è pieno. Già a partire dalla trama potete notare come il gioco si ispiri molto a Five nights at Freddy (l'inserviente notturno, il mistero che aleggia sull'edificio e il fatto di dover sopravvivere fino ad un determinato orario).



Sfortunatamente il gioco non riesce a coinvolgere, il gameplay risulta spesso noioso e ripetitivo, la nostra protagonista non potrà fare altro che vagare da una stanza ad un'altra senza uno scopo o un motivo, per non parlare che gli indizi sparsi per le varie stanze sono davvero pochi e non riescono nè a stuzzicare la nostra curiosità nè a farci immedesimare nella storia. Questa noia poi riceve maggior forza nella totale assenza di caratterizzazione della protagonista, questa non dirà niente e non farà niente per tutta la durata della nostra avventura. C'è da dire che mentre questi elementi sono facilmente imputabili alla volontà di attingere da Five nights at Freddy, quest'ultimo si basa sulla paura di un jumpscare che riesce proprio a far saltare dalla sedia il giocatore, mentre in Kindergarten ci ritroveremo ad un'immagine pixellosa che riesce a spaventarci solo grazie al sonoro (il solito urlo). Il problema principale del gioco alla fine è proprio questo, l'incapacità di fornire un qualcosa di originale o di riuscire a coinvolgere il giocatore con un'atmosfera ben studiata.



Questi problemi se sono perdonabili nel primo titolo, pesano molto a livello di gameplay e questi diventa tremendamente noioso nei tre sequel. Infatti il gameplay si ripete e si ripete all'infinito in questi quattro titoli e nonostante la volontà di riprendere qualche innovazione da FNAF (Nel terzo capitolo ad esempio abbiamo un sistema di ventilazione) annoia terribilmente. Naturalmente ci si potrebbe passare sopra se ci fosse qualche personaggio carismatico o una grafica del tutto innovativa, ma KindergarTen è privo di entrambe queste cose.
Inoltre il limitare il gameplay alla sola notte non è una carta vincente, quanto sarebbe stato bello e creativo vagare nella piccola cittadina durante il giorno, parlando con le persone collegate all'asilo o con i genitori che sono stati colpiti dalla tragedia ?! In mancanza di ciò, perchè non inserire dei dialoghi che chiarificano qualcosa ? Almeno in FNAF c'era il phone guy (una specie di guida che dal telefono ci descriveva cosa succedeva durante il suo di turno nel locale) !




Se c'è un lato positivo in questo gioco va cercato nel suo creatore che ha cercato di migliorare i suoi titoli rivisitandoli e aggiungendo qualche dettaglio in più, spero sinceramente che edmondedi riesca prima o poi a creare, o rivisitare, un gioco introducendo contenuti originali e non scontati. Comunque se la mia recensione vi ha incuriosito, o siete semplicemente masochisti, trovate il gioco qui.

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