"Bury: parliamone"
Qualche tempo fa pubblicai una recensione sul gioco "bury", come sapete quel gioco, nonostante la difficoltà di trovarlo, ha riscosso comunque un buon successo. Infatti spesso sui siti che frequento vedo qualche fan art e mi é capitato di scorgere su youtube anche qualche gameplay (anche se a dirvi la verità non ne ho visto neanche uno). Il motivo per cui parlo oggi di questo gioco é qualcosa che avevo già accennato nella sua recensione, ovvero il fatto che il creatore abbia espressamente detto di non volerne una versione inglese. Naturalmente sappiamo che nonostante il suo desiderio, il nostro caro "bury" é stato tradotto nella lingua dei cappelli a cilindro e tutti noi possiamo giocare con Coco e addentrarci con lei in quella strana villa. La cosa che mi sfuggiva, ai tempi, era il perché di questa ostinazione dell'autore di tenere il proprio gioco solo in una lingua. Il titolo era molto bello, realizzato in maniera molto curata, presentava dei personaggi ben caratterizzati, e io stesso l'ho definito come un nuovo Ib ! Col tempo però ho perso questa mia curiosità, finché, qualche giorno fa, non mi imbattei in una discussione proprio su questo. Naturalmente queste sono "voci di corridoio" e potrebbe essere invenzioni fantasiose per rispondere a una domanda che ci siamo fatti un po' tutti. Sembrerebbe che l'autore non ne volesse una versione inglese perché avrebbe significato perdere il contatto con i "fan" e le comunità "fanbase" se mai gli uni o le altre fossero arrivate. Da una parte quindi bisogna capire la motivazione del creatore di tenere il suo "uccellino" in gabbia, ma d'altro canto quando questi é "scappato" non penso che il continuare a restare della propria posizione sia servito a qualcosa.
Internet é piena di casi simili, ma la colpa da una parte sta nella convinzione di poter controllare la nostra creatura una volta che la mettiamo nella rete.
0 commenti:
Posta un commento