"Shudan Borei"
uno spirito é già potente da solo, figurarsi in gruppo !
Non so se questa sia la solita leggenda metropolitano o no, sta di fatto che molti ne parlano come di un fatto realmente accaduto e ci sono troppi dettagli nella vicenda, oltre che quasi tutte le versioni concordino, per affermare che sia semplicemente il frutto di una mente fantasiosa, sta di fatto che é una tragedia e va rispettata e ricordata come tale.
"Era il 28 luglio 1956, il Giappone aveva ormai lasciato la guerra alle spalle e tutto era tornato alla normalità, una normalità che era costata molte vite e molto impegno da parte di tutti. Un gruppo di ragazza di terza media stava facendo il bagno nel mare, ciò avveniva sulla spiaggia di Tsu, nella prefettura di Mie. Seconda la testimonianza di una delle poche superstite, tutto stava procedendo nella norma quando non avverti qualcosa che si stava avvicinando. Da prima la percepì come un'onda, ma appena mise a fuoco la scena, cominciò a nuotare più velocemente che poteva. Quell'onda infatti era composta da moltissime donne incappucciate, che indossavano dei cappucci a punta e dei monpe (pantaloni da lavoro). Per quanto avesse iniziato a nuotare il più velocemente possibile, quelle figure le avevano preso una gamba e la tenevano con una forza mostruosa. Ad un certo punto la ragazzina, non capiva più nulla si lasciò trascinare, le onde la portarono fino al di sotto delle donne che la guardavano con occhi inespressivi e una faccia pallida. Non si conoscono i dettagli di come questa bambina riuscì a salvarsi, ne di come abbia fatto ad arrivare fino a riva. Arrivò comunque priva di sensi e fu ricoverata in ospedale per quasi un mese, a causa di una brutta polmonite che si era presa.
Trentasei delle sue compagnie morirono quel giorno a causa di quell'incidente e lei stessa ne fu traumatizzata, tanto che spesso, durante il ricovero, delirava dicendo :
"Borei ga kuru, borei ga kuru
(Arrivano gli spiriti dei morti, arrivano gli spiriti dei morti)"
Riuscì a sopravvivere e qualche settimana dopo fu dimessa dall'ospedale. Le gente del luogo racconta che, durante la guerra, la città fu quasi rasa al suolo dai bombardamenti, e le vittime furono duecentocinquanta. Un numero così alto di vittime non fu possibile cremarlo, allora furono sepolte in riva al mare... "
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