"Shiryo"
Si racconta che molto tempo fa nella città di Toono, prefettura di Iwate, viveva una giovane ragazza con il padre. La madre era morta molto tempo fa e il padre era l'unico componente della famiglia che era rimasto alla povera ragazza. Sfortunatamente un brutto giorno, l'uomo, di età avanzata, morì lasciandola sola. Quello stesso giorno fu data una degna sepoltura all'uomo, alla cerimonia accorsero numerose persone, sopratutto molti ragazzi, pretendenti della giovane. Quando la cerimonia si concluse, la ragazza tornò a casa e trascorse serenamente le ultime ore del pomeriggio. Quando calò la sera si coricò, ma ben presto fu svegliata da un'apparizione: suo padre, che sembrava fosse vivo, era lì davanti a lei e ripeteva in continuazione la stessa frase:
"Issho ni abe abe...( Vieni, vieni con me...)"
Dopodiché lo spirito sparì. L'apparizione continuò per diverse notti e la povera ragazza presto finì per ammalarsi. Alcuni giovani del paese, visto l'aggravarsi della malattia della ragazza, decisero di farle la guardia. Nonostante fossero armati però erano ugualmente spaventati da quello "Shiryo" (anima del defunto) che non sapevano come fermare. Ma, arrivata l'ora consueta, lo spirito non si fece vedere, infatti, questi si era trasferito al secondo piano della casa da dove spiava la figlia dalle travi del soffitto. Dovete sapere che l'anima é legata in qualche modo ai resti del corpo, infatti questa apparizione deteriorava giorno dopo giorno, come se fosse un cadavere. Dopo un mese, lo spirito, che era ridotto ad un mucchietto di ossa, sparì e non si rifece più vedere.
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