Boo !
Titolo atipico, "Follow the darkness" non segue lo stesso percorso di altri rpg maker horror. Non avremo un cast di personaggi particolari o divertenti, oppure una grafica mozzafiato, avremo un gioco semplice e intuitivo che basa il suo punto di forza sulla trama. Una trama che, nonostante tutto, ha qualche difetto, sopratutto per quanto concerne la protagonista.
Una leggenda narra che se noti una ragazza con indosso una maschera da volpe, sei vittima di un terribile fantasma conosciuto semplicemente con il nome di "Volpe". Si dice che questa presenza non sia altro che il riflesso della coscienza della sua vittima e che, le prime volte, sia quasi innocua e che si limiti semplicemente a osservare la sua preda, l'unica che possa vederla, senza fare alcunché. Man mano che i giorni si susseguono, la Volpe inizia a seguire senza sosta la sua vittima, ma è il settimo giorno, quello che si rivela essere l'incubo. In quel particolare giorno il fantasma si mette a caccia della vittima, implacabile finché non l'avrà trovata e gettata all'Inferno. L'unico metodo per porre fine a tutto questo è di espiare il più grande peccato che tu abbia commesso nella tua vita, ma la nostra protagonista, Rina, appena risvegliata da un coma di tre giorni e con un brutto caso di amnesia scopre di essere vittima delle attenzioni del misterioso fantasma. Riuscirà, in soli quattro giorni a redimersi ? Oppure il suo fato è stato già deciso dalla Volpe ?
Con questo senso di inevitabilità che pervade già la trama, ci si aspetterebbe di trovare una protagonista forte, dannatamente preoccupata oppure rassegnata all'inevitabile. Invece ci ritroviamo una protagonista, per lo più della trama, quasi assente e priva di qualsiasi fatalismo o emozione che possa nascere dallo scoprire di avere poco tempo da vivere. Anche la scoperta della maledizione viene accettata con troppa facilità da una ragazza che semplicemente potrebbe vederla come una visione, una allucinazione che deriva da qualche farmaco che ha preso all'ospedale, e invece niente la protagonista non si pone troppe domande e accetta il tutto, come se fosse una cosa che accade spesso ( Ah, che pizza la maledizione del giovedì !), ci sono dei momenti in cui la nostra protagonista sembra aver riscoperto un po' di grinta e mordente, ma sono pochi e "eterei", non pesano sul gioco o sulla sua personalità alla Kristen Stewart. Anche il mondo circostante sembra essere blando e disinteressato rispetto al resto, il cast ha la stessa personalità della protagonista, magari ci ritroviamo in un mondo di cloni, dai nomi diversi XD.
Comunque il gameplay, come quasi ogni gioco della categoria, si divide in due fasi : esplorazione e inseguimento. Nella prima Rina si mette alla ricerca delle sue memorie perdute, tentando di capire quale grande peccato debba espiare per mettere fine alla maledizione, mentre nella seconda parte saremo inseguiti dalla "Volpe" alla quale dovremo scappare nel tentativo di continuare la nostra ricerca. Per quanto non ci siano jumpscare, certi inseguimenti sono al cardiopalma e col tempo possono diventare frustanti.Questo gioco si rivela essere un buon compromesso, dalle tinte non particolarmente horror e dai temi sfocati, ve lo consiglio, ma ricordatevi che il lieto fine non deve essere mai dato per scontato.
Follow the darkness
ovvero
Segui l'oscurità
Titolo atipico, "Follow the darkness" non segue lo stesso percorso di altri rpg maker horror. Non avremo un cast di personaggi particolari o divertenti, oppure una grafica mozzafiato, avremo un gioco semplice e intuitivo che basa il suo punto di forza sulla trama. Una trama che, nonostante tutto, ha qualche difetto, sopratutto per quanto concerne la protagonista.
Una leggenda narra che se noti una ragazza con indosso una maschera da volpe, sei vittima di un terribile fantasma conosciuto semplicemente con il nome di "Volpe". Si dice che questa presenza non sia altro che il riflesso della coscienza della sua vittima e che, le prime volte, sia quasi innocua e che si limiti semplicemente a osservare la sua preda, l'unica che possa vederla, senza fare alcunché. Man mano che i giorni si susseguono, la Volpe inizia a seguire senza sosta la sua vittima, ma è il settimo giorno, quello che si rivela essere l'incubo. In quel particolare giorno il fantasma si mette a caccia della vittima, implacabile finché non l'avrà trovata e gettata all'Inferno. L'unico metodo per porre fine a tutto questo è di espiare il più grande peccato che tu abbia commesso nella tua vita, ma la nostra protagonista, Rina, appena risvegliata da un coma di tre giorni e con un brutto caso di amnesia scopre di essere vittima delle attenzioni del misterioso fantasma. Riuscirà, in soli quattro giorni a redimersi ? Oppure il suo fato è stato già deciso dalla Volpe ?
Con questo senso di inevitabilità che pervade già la trama, ci si aspetterebbe di trovare una protagonista forte, dannatamente preoccupata oppure rassegnata all'inevitabile. Invece ci ritroviamo una protagonista, per lo più della trama, quasi assente e priva di qualsiasi fatalismo o emozione che possa nascere dallo scoprire di avere poco tempo da vivere. Anche la scoperta della maledizione viene accettata con troppa facilità da una ragazza che semplicemente potrebbe vederla come una visione, una allucinazione che deriva da qualche farmaco che ha preso all'ospedale, e invece niente la protagonista non si pone troppe domande e accetta il tutto, come se fosse una cosa che accade spesso ( Ah, che pizza la maledizione del giovedì !), ci sono dei momenti in cui la nostra protagonista sembra aver riscoperto un po' di grinta e mordente, ma sono pochi e "eterei", non pesano sul gioco o sulla sua personalità alla Kristen Stewart. Anche il mondo circostante sembra essere blando e disinteressato rispetto al resto, il cast ha la stessa personalità della protagonista, magari ci ritroviamo in un mondo di cloni, dai nomi diversi XD.
Comunque il gameplay, come quasi ogni gioco della categoria, si divide in due fasi : esplorazione e inseguimento. Nella prima Rina si mette alla ricerca delle sue memorie perdute, tentando di capire quale grande peccato debba espiare per mettere fine alla maledizione, mentre nella seconda parte saremo inseguiti dalla "Volpe" alla quale dovremo scappare nel tentativo di continuare la nostra ricerca. Per quanto non ci siano jumpscare, certi inseguimenti sono al cardiopalma e col tempo possono diventare frustanti.Questo gioco si rivela essere un buon compromesso, dalle tinte non particolarmente horror e dai temi sfocati, ve lo consiglio, ma ricordatevi che il lieto fine non deve essere mai dato per scontato.