Casa dolce casa

Casa dolce casa

Boo !


Parliamo di 
Home sweet home



Home sweet Home è un videogioco per Nes uscito nel 1989.
Il gioco si basa sul film omonimo (conosciuto anche come Sweet Home), sia il videogioco che il film uscirono in contemporanea. Il titolo si rivelò di ottima fattura e rivoluzionario per certi aspetti (al contrario di altri giochi tratti da film che di certo non brillano per originalità).
Ma prima di parlarvi delle meccaniche di gioco, lasciate che vi racconti la trama :



"Ichiro Mamiya era un artista di grande talento, conosciuto sopratutto per i suoi affreschi di straordinaria fattura. Un giorno però, misteriosamente, si rinchiuse nella sua vastissima villa.
Durante questo periodo, realizzò molti affreschi in varie stanze della casa, queste "opere perdute" erano al centro di molti chiacchiere, ma nessuno riuscì a vederli, il signor Mamiya non sembrava intenzionato ad avere degli ospiti. Passarono gli anni e con loro, passò anche la fama dell'artista, finché un giorno, l'artista stesso scomparve misteriosamente.



Trent'anni dopo la sua scomparsa, una troupe televisiva, incuriosita dal destino delle opere perdute di Mamiya, si reca in quella che un tempo era la villa dell'artista. La troupe è composta da Kazuo, il produttore, sua figlia Emi, Ryo, il cameraman, Akiko, la co-produttrice, e Asuka, la restauratrice. Arrivati sul posto riescono ad entrare nella villa fatiscente, ma qui trovano lo spettro di una misteriosa donna, che, intrappolandoli nella casa, minaccia di ucciderli.

Il gruppo quindi decide di cercare una via di uscita a tutti i costi, arrivando anche a dividersi. 
Ma la villa, oltre ad essere pericolante, è disseminata da orde di non morti e entità malvagie che attaccano senza sosta il gruppo. Addentrandosi nel cuore della villa, il gruppo riesce non solo a ritrovare gli affreschi perduti, ma anche a ritrovare il diario dell'artista. Aiutati anche dal misterioso Ken'ichi Yamamura, riescono a fare luce sul misterioso passato della casa.

Il gruppo scopre infatti che lo spettro è quello della moglie di Mamiya (Nel film chiamata Fujin) che non si da pace per la morte del suo bambino. Suo figlio infatti, cadde nella fornace della villa e morì bruciato vivo quando aveva solo due anni. Distrutta dal dolore, Fujin Mamiya, rapì e uccise numerosi bambini, in modo da dare "compagni di gioco" a suo figlio. Riacquistata per un breve tempo la lucidità, la signora, incapace di perdonarsi per quello che aveva fatto, si suicidò.Questa incapacità di perdonarsi, causò al suo spirito di rimanere incastrato nella villa, che infesta da quel giorno. Da allora il suo spettro uccide chiunque osi intrufolarsi nella villa."

Le meccaniche di gioco si concentrano sopratutto sui personaggi, infatti ognuno di loro è unico in quanto caratteristiche e oggetti. Ogni personaggio infatti possiede determinati oggetti, per esempio la co-produttrice ha un kit di pronto soccorso, e determinate caratteristiche, come in un rpg c'è chi ha caratteristiche più alte o basse. Inoltre i personaggi muoiono, proprio così, se non faremo attenzione qualche membro del nostro party potrebbe lasciarci... definitivamente. Infatti una volta che un personaggio è K.O. non c'è modo di riportarlo in vita. Ma quando uno di questi personaggi muore, è possibile trovare un oggetto che possa, in qualche modo, compensare la perdita. Ad esempio se dovesse lasciarci la nostra "infermiera" il gruppo può trovare delle medicine.
Come molti altri titoli dell'epoca il gioco si basa su un combattimento a turni (tipo il primo Corpse Party).
Il gioco comprende ben cinque finali diversi, che cambiano a seconda dei personaggi che sopravvivono.



Tra i primi survival horror, Home sweet home rivoluzionò (assieme a Clock Tower) l'horror video-ludico. Per la prima volta l'horror non era solo il tema del gioco, ma ne era il genere. Per la prima volta erano introdotti diversi documenti disseminati per l'ambiente, l'inventario veniva limitato, si introducevano degli enigmi, veniva presentata una storia macabra, venivano introdotte delle animazioni in caso di morte, insomma questo titolo aiutò a gettare le basi dell'horror. Non a caso il progetto per il remake di Home Sweet Home diede vita ad una delle più celebri, e discusse, saghe horror: Resident Evil.

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