Pixelated

Horror
Boo presenta

 "The headless nun"
ovvero
"La suora senza testa"

Tutti i paesi del mondo hanno le loro storie di fantasmi, ma alcune sono più conosciute di altre. Tra quelle meno conosciute quella della "suora senza testa" é senz'altro la più curiosa. Questa leggenda parla della sfortuna di una giovane (?) suora che presta soccorso in Canada durante il conflitto tra gli Inglesi e i Francesi.
Di questa leggenda non esistono molte varianti se non legate all'aggressore, un folle secondo alcuni o dei marinai secondo altri.
Nonostante non sia molto conosciuta nel resto del mondo, in Canada questa storia ha riscosso un notevole successo tanto da ispirare un 'tour' della zona dove é accaduto il fatto.
E, dopo questa presentazione la leggenda :



"Durante la metà del 18 ° secolo mentre la lotta tra gli Acadiani (discendenti dei coloni francesi) e gli Inglesi si inaspriva, un fortino francese fu eretto in una baia oggi nota con il nome di French Fort Cove ( Baia del forte francese ) .

Gli Acadiani furono trasportati in questo luogo per aiutare a respingere gli inglesi. Tra gli Acadiani c'era anche una suora conosciuta come suor Marie .Questa era nata in Francia e aveva chiesto ai suoi superiori di essere inviata in "Canada" per prestare soccorso ai malati e ai disperati che il conflitto creava.Suor Marie aveva a disposizione un fondo per assistere i bisogni di queste persone e, si dice, che, per metterli al sicuro, ne sotterrò in gran parte... 
Ma una notte, mentre tornava a casa dopo un'assistenza, suor Marie fu avvicinata da uno sconosciuto (o sconosciuti) che gli intimava di rivelargli la posizione del denaro. La sua riluttanza a collaborare con l'aggressore fece arrabbiare l'uomo che la picchiò e  ne tagliò la testa che da quel giorno non fu più rivista.Il corpo di suor Marie fu riportato in Francia, ma il suo spirito rimase in quel luogo, a vagare finché anche la testa non riposi assieme al corpo.
I visitatori, a tarda notte, sono stati avvicinati dallo spirito di suor Marie che li prega di aiutarla a ritrovare la sua testa.  Altri hanno detto che, trovata la testa, la porta in braccio chiedendo loro di seppellirla con il resto del corpo .Se non credete che ciò sia vero, vi invito a visitare la zona di notte ..... ma non penso sarete da soli ."
Boo !


"The forest of drizzling rain"
ovvero
"La foresta della pioggia sottile"


 "Vieni a mantenere la tua promessa"


Francamente, quando lo trovai, non ero molto attirato da questo gioco, mi sembrava un titolo un po' insipido... naturalmente mi ero sbagliato del tutto ! "The forest of drizzling rain" é un titolo molto ben curato sotto molti aspetti con una trama interessante e un buon gameplay. 
La storia comincia con la nostra protagonista Kanzaki Shiori, una giovane ragazza, che perso il padre in un incidente (il giorno del suo compleanno ! Perché la sfiga voleva farle un regalo originale) ne trova in camera una foto in compagnia di un'altra persona, incuriosita sull'identità della persona si mette in viaggio verso il luogo dove é stata scattata la foto, il villaggio "Azaka". Qui ben presto incontrerà il misterioso guardiano del museo, un ragazzo all'apparenza muto che conosce molto bene la protagonista, e la leggenda della misteriosa "Kotori Obake" un fantasma che sembra dimorare nel bosco. Man mano che proseguiamo la nostra avventura ci imbattiamo in alcuni personaggi davvero ben realizzati, con la loro personalità e una loro storia. La caratterizzazione dei personaggi é uno dei punti di forza del gioco, il creare delle personalità forti e eccentriche.


A livello grafico troviamo un'attenzione posta soprattutto nella grafica relativa ai personaggi; troviamo infatti dei characset realizzati da zero e per quanto questi non centrino molto con i tileset, che mio malgrado rimangano quelli facilmente reperibili in rete, devo dire che non da molto fastidio questa incoerenza. Anzi penso che così facendo si siano messi in luce il lavoro fatto nella grafica dei personaggi. Purtroppo in alcune mappe la scelta di utilizzare dei tileset, non sempre idonei, penalizza di non poco l'area che appare spesso vuota.
Ma, soprattutto, una cosa che ho apprezzato moltissimo é stata il menù, finalmente un menù personalizzato con una grafica tutta sua e che non sfrutta quello di default. Non ci vuole molto a creare un menù originale e funzionale, ma devo dire che trovarlo nei giochi diventa sempre più raro.

- Ode al menù-

Il gameplay ricalca sempre quello d'avventura e di una ricerca di determinati oggetti. Anche se in un'occasione mi sono trovato in difficoltà e ho dovuto ricorrere ad una soluzione, il gioco non presenta grosse difficoltà e tranne in un paio di occasioni é difficile imbattersi in un game over. 
Comunque il gioco presente anche alcuni jumpscare e sequenze di semi-combattimento
 da non sottovalutare.
Un'altro punto di forza del gioco sono i suoi cinque finali, il che lo rende uno di quei titoli da rigiocare assolutamente (anche perché solo uno tra i cinque é il finale autentico).
Che altro dire ? Un'avventura che mi ha appassionato alla pari di un buon fumetto e che ho molto apprezzato. Uno di quei titoli che mi fissa dalla sua cartelletta sul mio desktop ammiccando...
...anche perché non ho ottenuto tutti i finali ^^".



E' possibile trovare il gioco in inglese qui mentre se avete più dimestichezza con lo spagnolo potete trovarlo qui.
Boo !


"Moonlight Ghost"
ovvero
"Fantasma al chiaro di luna"

 
"Se posso salvarla non mi importa quel che mi accadrà"


Pensate ad uno dei più classici trucchi usati nei giochi horror, ovvero quello di attirare la nostra attenzione dietro ad un rumore. Avete presente, no ? Camminate nel solito corridoio dove non succede mai niente e poi -bang- cade quella bottiglia sulla mensola. Ecco "Moonlight ghost" pone l'attenzione proprio su questo fenomeno, ma (e qui sta la genialità) invertendolo. Saremo infatti noi la causa di questi rumori per attirare l'attenzione di certe persone di fronte a dei pericoli o giusto per combinare qualche dispetto. La trama é più che altro una favola semplice ed evocativa che ci parla di un ragazzo e di una ragazza (i due non hanno nome) che si danno appuntamento per vedere il "chiaro di luna" della prima notte del tredicesimo mese ( Il mese segreto dell'alieno per chi conosce Scottecs Tv). Il bambino riesce ad arrivare prima della ragazza e, come raccontava la leggenda, la sua anima si stacca dal corpo rendendolo uno spettro. Spaventato perché la stessa sorte possa toccare anche alla sua fidanzatina si mette alla sua ricerca impedendole, con ogni mezzo, di raggiungere il luogo dell'appuntamento. La storia poi prosegue introducendo nuovi personaggi e il nemico che sono ben caratterizzati. Da un punto di vista grafico il gioco contiene molte immagini che sono saggiamente usate durante il corso della nostra avventura, stranamente tale attenzione non viene messa nel mapping che rimane quello ordinario di default. La scelta di voler puntare l'attenzione su un gameplay molto originale e la natura scherzosa del gioco che diventa man mano più seria e cupa lo rendono un titolo molto bello e divertente. Il titolo ha persino un capitolo extra, il gioco é infatti diviso in quattro capitolo più uno, che contiene qualche elemento in più e ci da la possibilità di mettere alla prova il nostro punteggio, nonché di spenderlo. Inoltre ho trovato una recensione di questo gioco anche in italiano che, vi avverto, contiene parecchi spoiler sulla trama. Vi avverto in oltre che il gioco é particolarmente pesante da scaricare, rispetto a giochi realizzati con lo stesso tool.

Che altro dire ? Provatelo !



"Voi non siete belle....il vostro sangue non é bello"
Boo !

"Mayohiga"
ovvero
"Nonnehoidea"





Tra i titoli più particolari, che ho trovato recentemente, "Mayohiga" é uno di quelli che mi ha colpito di più. Pur non essendo affatto un horror riesce a farti immedesimare nella protagonista e a renderti partecipe nel gioco. Il titolo é ambientato durante una festa dalla quale una bambina sta tornando in compagnia dei suoi genitori, ma perduti di vista si ritrova in compagnia di una vecchina sconosciuta.
Questa anziana signora la porta all'interno di una gigantesca casa e la rinchiude dentro una stanza. Ma all'impaurita bambina compare in aiuto il "bambino-ombra" che gli fornisce il suo aiuto per sfuggire da quella casa che altri non é che un covo di mostri terribili. Il gioco si sviluppa come una classica avventura all'insegna dell'esplorazione della gigantesca dimora che presenta non pochi ostacoli. Purtroppo una cosa con cui bisogna fare i conti é la difficoltà eccessiva di certi enigmi e la nostra guida, il "bambino-ombra", non riesce a fornirci un valido aiuto molto spesso. Nel loro complesso i personaggi sono ben caratterizzati soprattutto per quanto riguarda la protagonista e le nostre due guide, purtroppo si perde un po' la motivazione che spinge certi "mostri" ad agire in determinati modi. Ma nel suo complesso "Mayohiga" é un'avventura molto bella che riesce, anche con i suoi molteplici finali, a farci divertire e ad immergerci nel folklore giapponese.
Il mapping e la grafica sono le solite e non sono presenti virtuosismi grafici o musicali, ma riescono pur sempre a creare un'ottima atmosfera.
Che altro dire ?! Provatelo ! 


Boo !

"Peekaboo"


"...I am death..."

Appena trovato questo gioco subito pensai : accidenti un titolo che contiene il mio nome ! Accecato da un nome promettente ( che solo dopo capì che corrispondeva al nostro "Cucù" ) mi ritrovai catapultato in un gioco con grosse lacune narrative e mancanza di "mordente". 
La trama é lasciata al caso o ad una fervida immaginazione. Infatti nelle prime battute di gioco ci viene affidato un incarico, quello di trovare una buona storia di fantasmi per aumentare le vendite del giornale per cui lavoriamo (geniale no ?). Il nostro capo infatti, tramite oscuri legami non meglio definiti (Mafia ? Zio Paperone ?) ci permette di visitare un'autentica casa infestata sorvegliata a vista da poliziotti (che nonostante dovrebbero pattugliare i dintorni della villa non vedremo mai durante il gioco). Comunque chiudendo un occhio a queste piccole mancanze (tic nervoso) ho proseguito l'avventura... nella prima mappa di gioco (il mapping lascia molto a desiderare). Comunque dopo questo inizio non molto promettente finalmente arrivo dentro la magione. Qui inizia ad esserci un po' di storia ? Cioé non é che si capisca molto ma continuiamo (Alonsy) ! 
...
...

...
...
(Quattro stanze di indovinelli molto, ma molto, stupidi dopo.) 
Finalmente riesco ad aprire la porta centrale, ho raccolto queste quattro gemme, e a proseguire con la trama
...
...
...
(Cinque minuti dopo)
Fine.
A cosa cazzo ho giocato ?
Cioè per carità alcune idee erano originali: la filastrocca inquietante ad ogni stanza, il nostro personaggio era abbastanza caratterizzato, l'usare ad un certo punto un altro personaggio ci stava e persino il mapping era, alcune volte, decente, ma tutto il resto é lasciato al caos più totale ! 
La trama fa acqua da tutte le parti, manca un qualsiasi altro personaggio definito dopo il protagonista, il gameplay é terribile, manca una qualsiasi scena che ci faccia un minimo accapponare la pelle e gli enigmi sono spesso e volentieri da idioti.
Un gioco che, per quanto ripreso in mano una seconda volta dal suo autore, ha numerose pecche e forti lacune. Vi sconsiglio di giocarlo e spero di dimenticare un gioco del genere molto, ma molto presto.


http://www.rpgmakervx.net/index.php?showtopic=29236
Informo tutti che da qualche tempo ho creato una pagina facebook, nonché un account twitter, dove "rimbalzo" gli articoli pubblicati sul blog, niente di nuovo quindi, ma se siete interessati fateci un salto.
Anticipando !


"The Pedestal"
e
"The Boogie Man"

Uri é una delle autrici più prolifere dello scenario di videogiochi indipendenti, nonostante ha da poco rilasciato "The Sandman", di cui ho parlato in una mia recente recensione, lei é già al lavoro sul altri due titoli. Questa informazione é presente proprio all'interno dell'ultimo suo titolo in quanto, una volta terminato il gioco, é possibile accedere ad una stanza dove potremo vedere dei trailer di alcuni suoi giochi : Paranoiac, The Crooked Man, The Pedestal e The Boogie Man.


Il primo titolo "The Pedestal" sembra essere impostato su un omicidio o suicidio ? E sembra essere improntato sull'investigazione. Nel trailer sono mostrate solo alcune immagini e sembra avere un cast soprattutto femminile.


Nel secondo invece ci ritroviamo in un'atmosfera horror alla "The crooked man", infatti "The Boogie Man" é il terzo gioco della serie "The Strange Men" che comprede, oltre a "The Crooked Man" anche "The Sandman". Rispetto a quest'ultimo le caratteristice sono tornate ad essere horror, da quel che si può capire, il protagonista dovrebbe essere un maschio e sembra essere ambientato in un castello (Gotico no ?)

Questa é solo un'anticipazione riguardante questi due titoli che arriveranno tra un po'. Un modo per tenervi impegnati tra una recensione e una storia di fantasmi ( si tornerò a parlarne tra breve).
Boo !

"The Sandman"



Uri é una delle creatrici di videogiochi più conosciute e brave del panorama indie horror. Questa ragazza si é affermata con lavori come "The crooked man","Mermaid Swamp" e "Paranoiac" che rimangono delle piccole perle. Ha differenza delle altre recensioni per questa mi sono sentito più portato per affrontare un discorso più organico e non spezzato in tanti piccoli paragrafi. Sia la Trama che i personaggi sono, come tutti i giochi di Uri, presentati in maniera completa e a tutto tondo. La protagonista, ad esempio, é molto caratterizzata e riesce ad essere un personaggio completo sin dalle prime battute di gioco. La storia é più o meno questa :


"Da alcuni giorni, Sophie Grundler non riesce più a dormire.
Lei che durante il giorno é vittima di bullismo da parte delle sue compagne a scuola e torna in una casa vuota, il padre é come sempre troppo impegnato col suo lavoro.
Poi una notte, l'orologio nella sua stanza smette improvvisamente di funzionare..."


Durante la nostra avventura ci ritroveremo da prima nel mondo normale dove tutti sono caduti in un sonno profondo e interminabile e dopo nel mondo del Sandman l'artefice di tutto ciò. Purtroppo mentre la prima parte é assolutamente geniale e spaventosa, man mano che proseguiamo la nostra avventura il tema dell'orrore evapora fino a scomparire del tutto. Il mondo del Sandman é quasi del tutto privo di elementi dell'orrore o, nel caso in cui questi ci siano, non sono usati a dovere (vedi caso del Boogieman). Non é che voglio dire che Boogieman é un brutto titolo, ma é un gioco che difficilmente metterei tra gli horror. Complici un stile cartoonesco per i personaggi nella seconda parte di gioco e delle scelte di trama che non condivido in pieno.





L'uso delle immagini e il mapping é impeccabile come in quasi tutti i giochi di Uri e a livello di gameplay ci ritroviamo in un'avventura molto coinvolgente, con una grande libertà d'azione nella prima parte. Anche l'uso del sonoro é sopra alla media e in alcuni casi un po' "particolare" (giocateci e capirete). Per il resto ci troviamo in un gioco molto ben realizzato, con personaggi profondi qualche colpo di scena, ma giusto un paio, e molta molta originalità. Ripeto, però che ci troviamo davanti ad un'avventura che si distacca dalle solite di Uri, dove ad un mondo dell'orrore viene contrapposto un mondo delle fate di stampo molto cartoonesco e inaspettato.




Per concludere lascio qui il link del gioco e vi invito a provarlo, non con la mente focalizzata sui titoli precedenti, ma prendendolo in mano come se fosse un titolo a sé senza troppe pretese, così ci giocherete al meglio.
Boo!


"Boy Ichiro's modesty"
ovvero
"La modestia del giovane Ichiro (WTF ?)"



"Che tu sia maledetto e possa morire !"





Trovai questo gioco per caso, mentre navigavo su internet alla ricerca di qualche gioco da provare. 
Da prima pensai ad una specie di "Corpse Party" o di "Misao", ma una volta giocatoci capi che era un mix di entrambi. La forza di questo gioco é proprio quello di unire più elementi tra di loro, abbiamo, ad esempio, ben sette storie dell'orrore (o forse sono di più non ricordo) come succede in "The seven Misteries". La location é la solita (e sempre più usata) scuola che sembra essere la cornice perfetta per questi sette incubi...


La Trama                                                                                                                                           

"Ichiro é un giovane ragazzo che si é avvicinato da poco nel mondo dell'occulto, attratto soprattutto dalle leggende che circolano attorno alla scuola. Deciso a saperne di più, tramite un rituale, inizia a interrogare uno dei fantasmi che si aggira per la scuola. Ma una sua compagna, incuriosita dalla sua presenza nell'edificio, lo interrompe mentre sta per concludere il rituale. Le entità così presenti nella scuola pretendono la vita del ragazzo e quella della sua amica."

La trama sin da subito non risulta molto originale -.-", ma man mano che andremo a sconfiggere le entità che albergano nella scuola ci accorgeremo che le loro storie sono sempre più violente. Ho trovato che le singole storie, per quanto non sempre, siano molto originali rispetto a quelle che spesso vengono abusate quando si tratta di una storia dell'orrore che avviene in una scuola.

                                                               I personaggi                                                                     

Per quanto non siano tra i personaggi più indimenticabili del panorama video-ludico indie, devo dire che nonostante qualche cliché funzionano all'interno della scuola. Abbiamo il classico protagonista che si sente colpevole di quanto é successo, la sua migliore amica un po' maschiaccio e l'aiutante di turno non é altri che il capo del club di occulto al quale Ichiro si é rivolto per saperne di più sui misteri della scuola. Avrei preferito un'attenzione maggiore nel creare dei personaggi originali, ma questi, pur con qualche pecca, riescono a funzionare.

Il mapping                                                                                                                                       

Il mapping in questo gioco é stato trattato molto bene, pur con qualche pecca. L'ambiente scolastico é reso con efficacia attraverso un dedalo di aule che sembrano assomigliarsi un po' tutte. Il problema é che molte di queste aree sono inutili, non presentano alcun oggetto o evento particolare. Ciò naturalmente può essere voluto, in quanto il gioco spesso sfrutta i corridoi centrali, che siamo costretti ad usare per andare da una parte all'altra, per introdurre degli elementi, come una porta che appare dal nulla o un annuncio dal megafono, per farci capire che neanche quel luogo é sicuro. In molte altre stanze, invece, c'é un'attenzione più rivolta verso il dettaglio, spesso non troppo visibile, che ci costringe ad indagare per ricercare ogni singolo indizio.

                                                                 La grafica                                                                   

Per quanto la grafica sia quella classica dei giochi realizzati con quel tool, attenzione voglio dire che si rifà a quella non che usa le stesse risorse, la sfrutta in maniera egregia. Per non parlare poi delle creazioni in pixel art, molto originali, che vedremo nelle battaglie. Devo dire quindi che la grafica nel suo piccolo funziona ed é sfruttata a dovere.

 Il gameplay                                                                                                                                        

Il gioco si divide in due fasi: indagini e combattimenti. Nella prima fase ci ritroveremo ad andare alla ricerca del punto debole dell'entità che decideremo di sconfiggere, mentre nella seconda dovremo affrontare l'entità faccia a faccia. Ma dimenticatevi le solite battaglie alla rpg maker, in questo gioco dovremo usare la testa per sconfiggere il nemico che ci ritroveremo davanti e il risultato non é mai scontato... .Inoltre la scelta di far decidere al giocatore in quale ordine voler affrontare i fantasmi rende il giocatore molto più partecipe, ma soprattutto é il modo in cui noi dovremo affrontare queste creature a rendere questo gioco molto coinvolgente.


                                                                 Il mio giudizio                                                                   

Pur con alcune pecche ho trovato "Boy Ichiro's modesty" uno di quei titoli che riescono a inserire degli elementi originali in un ambiente spesso abusato. La decisione di lasciare le battaglie, ma trasformandole é una delle carte vincenti del gioco. La volontà che sia il giocatore a decidere in che ordine affrontare i mostri mi aveva già conquistato prima di giocarci. Inoltre sia i lavori in pixel art che la scelta di mettere dei faceset, per non parlare dell'immagine della 'tavola wigia' all'inizio fanno capire l'attenzione che é stata posta a tutti gli aspetti di questo gioco. Certo non é un lavoro perfetto, ma in un campo come quello dell'indie la perfezione non esiste ed é meglio lasciarla ad altri...
Per concludere quindi Giocateci ! E' uno di quei titoli che riesce a fornire un'esperienza curata sotto molti aspetti e soprattutto riesce a coinvolgere il giocatore nel corso della storia. Quindi che altro dire ?... Ecco a voi il link !